Le masterclass sulla storia del rock all’Accademia Lizard mi stanno stimolando e divertendo.
Tenevo in modo particolare a quella di ieri sul metal. La sfida era sintetizzare in un paio d’ore, con una quindicina di video, un fenomeno ampio e eterogeneo, ricco di risvolti extramusicali e con una miriade di sottogeneri e deviazioni.
Non c’erano gruppi per i quali avevo una predilezione da giovinetto (Voivod, Obsessed, Anthrax, Cathedral) ma credo di avere offerto una panoramica abbastanza esaustiva. Gaetano ha lamentato l’assenza dei Brujeria, chiedo perdono al Dio dei Metalli per aver omesso i Megadeth (che però avevo in scaletta) ma il dibattito su Chuck Schuldiner ha portato altrove, anche alla scoperta dei Jinjer dall’Ucraina, che ignoravo totalmente.
Grazie a chi ha partecipato con attenzione e curiosità. Sta nascendo un gruppo forte di allieve e allievi di ogni età e provenienza. Grazie alle pillole a sei corde del maestro Nazzaro, partner elettrico insostituibile. Un grazie speciale al giovanissimo Lorenzo, che mi ha fatto da presentatore: ora è pronto per suonare low-frequencies stoner con la Firebird parcheggiata ai bordi del deserto.
Col prossimo appuntamento, sabato 18 giugno, faremo un passo indietro e di lato. La storia dell’hard rock, dai Led Zeppelin ai Rival Sons.