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Un tempo conobbi un impenitente donnaiolo, un mercante d’arte tanto raffinato nel suo mestiere quanto gozzovigliante nel suo traccheggiare con le femmene.

Era un incallito dionisiaco, gratificato dagli dèi: si narrava – in realtà era lui stesso il narratore, ma con un distacco signorile e cinematografico – avesse avuto oltre milletrecento donne nei virili anni di infallibile attività.

Lo immaginavo mollemente adagiato nelle sue alcove ad ascoltare roba sexy tipo Roxy Music, David Bowie, David Sylvian. Niente di tutto questo: adorava la lirica e stravedeva per gli Yes di Close To The Edge. Ognuno ha i suoi meccanismi erettili.

Stasera in radio parleremo di Yes con Paolo Carnelli, autore di un libro ricco e apollineo dedicato alla storica prog band.
Solo il giornalista romano poteva raccontare i fasti stellari e le architetture celesti del gruppo. Se l’avesse fatto il nobiluomo di cui sopra sarebbe stato un panegirico priapesco allo specchio: di tutt’altra sostanza angelica il punto di vista del Carnelli.

Dalle 19.30 a Rock City Nights.