La prima chiave, la grande chiave, è l’attenzione.
La seconda è la presenza.
La terza è la centratura.
Con l’orecchio a terra, come antichi scrutatori di movimento.
L’anno scorso, il 26 febbraio, ci lasciava Danilo Rustici. Uno dei miei eroi a sei corde. Un altro gigante elettrico volava altrove il 26 febbraio 1982: Gábor Szabó, nightflying from Hungary to USA. Oggi esce un libro prezioso che lo ricorda.
Il 10 maggio a Tulsa – luogo di Sound inconfondibile, scolpito con morbidezza – aprirà il Bob Dylan Center.
Attenti, presenti, centrati.
Grounding, pare si dica.
Nei suoni e nei silenzi di terra.