Anni fa, in una veemente intervista, Gino Strada tuonò: La guerra deve tornare ad essere un tabù!
Ci ho pensato spesso a quell’affermazione. A quanto sia insidioso e complesso il rapporto con i totem e i tabù; con i dogma, gli ipse dixit e la fallibilità che è essenza di noi umani.
Alle elementari la maestra, all’indomani del terremoto dell’80, ci spiegò che in Giappone l’edilizia antisismica era flessibile. Con un’enfasi giustificata dalla missione didattica ci descrisse questi palazzi che oscillavano come i fiori quando soffia il vento. Eppure ritti, stabili.
L’obiettivo dovrebbe essere questo: una rigida flessibilità o una malleabile struttura. Pugno e delicatezza; corazza e sorriso.Nessuna dispersione. .