Gurdjieff ha insegnato che la vita ci viene data per uno scopo elevato, il nostro compito è servirlo. Aggiungo che la vita sa anche rivelarsi un formidabile trampolino di lancio per eliminare il superfluo, il tossico, l’inutile, l’apparente.
Dice: è un articolo per pochi.
Dico: no, è un articolo per molti, soprattutto in alberghi, spiagge di lusso, ristoranti eleganti.
Tra 2020 e 2021 ho scritto moltissimo. Il visibile è nei pezzi ogni mese su AUDIOreview, nelle interviste su Jam TV, nell’esercizio quotidiano affidato ai post che migrano su The Rhythm Method, il diario online del mio sito.
Il non visibile diventerà libro. Triplice.
Il primo a breve, con Pacini Editore: è la nuova edizione riveduta, corretta e unificata dei miei due ultimi testi dedicati a George Harrison e Lucio Battisti. L’ho arricchita con una splendida introduzione da parte di un fine cultore beatlebattistiano come Alberto Fortis, insieme a preziose testimonianze di giornalisti e discografici che rivelerò poco per volta.
Il secondo uscirà con Hoepli durante l’anno e riguarderà una mia antica frequentazione musicale, che spesso riaffiora con impeto.
Il terzo con il Saggiatore, anch’esso su una vecchia passione mai sopita, stavolta affrontata da un diverso punto di vista.
Mi piace usare un’immagine propizia per compiacere l’algoritmo. Covergreen agosto 2021, ritratto di Pino Bertelli, un gigante della fotografia italiana che spesso mi onora con i suoi scatti. Accanto avevo la PFM, inevitabile il sorriso.