Leggete le introduzioni!
Ricordo ancora il solenne monito del mio antico docente di filosofia del diritto. Aveva a cuore la lettura delle prefazioni e si lamentava spesso degli studenti che saltavano indice e proemio per andare dritti alla ciccia.
All’epoca un po’ per timore, ma soprattutto per non cedere e restare dal lato tosto della barricata, non gli rivelai che era una mia storica abitudine. A volte le introduzioni sono preziose quanto il testo: inevitabile menzionare quella di Jung all’editio princeps Adelphi dell’I Ching o quella di Elemire Zolla – e chi se non lui – al Signore degli Anelli.
Il mythos fondativo si regge sul primo passo. Così ogni volta che intraprendo un’attività, dalla scoperta di un luogo al contatto con un libro, introduco un gesto simbolico. Oggi prima del vaccino, in attesa dell’avvento dei superpoteri, ho cominciato un libro che parla di radio. Riti chiamano riti, ab radio condita.

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