Un tempo in treno c’era più silenzio.
Oggi ho la sensazione che sia tutto rumoroso. E non mi riferisco solo al vociare, allo sferragliare, al risuonare biglietto dopo biglietto.
Torna in mente il monito di Burroughs: provate a stoppare il vostro discorrere sub-vocale, a raggiungere pochi secondi di silenzio; arriverà presto l’organismo antagonista che vi costringerà a parlare.
Sarà per il pendolìo del movimento, che solo swingando a dismisura diventa quiete, ma su rotaia mi sono sempre fatto grandi letture. Oggi tra i tagli assolati di un pomeriggio primaverile torno a un libro chiave per la comprensione del multiverso musicale: collana Strumenti Bompiani diretta da Umberto Eco, lettura crossmediale, tutto è pop. Sei gradi di narrazione, sei luoghi di diffusione. .