Message To Love.
Mezzo secolo fa, proprio in questi giorni, i fratelli Foulk erano in fibrillazione. L’anno prima avevano soffiato Bob Dylan a Woodstock ma ora, seconda metà di agosto 1970, sta per arrivare un blocco di nomi importante, difficile da gestire. Miles Davis, Sly Stone, Jimi Hendrix, i Doors, Leonard Cohen, gli Who, Joni Mitchell, Joan Baez, ELP.
La sera del 22 agosto proveremo a raccontare in parole e musica, immagini e sensazioni, la Terza Edizione del Festival dell’Isola di Wight, a 50 anni di distanza. Lo facciamo con una formula consolidata, quella dello storytelling-concert: dopo Battisti – che abbiamo portato in giro per due anni con grande successo – e i Beatles – nato alla grande ma castrato dal lockdown, fortuna che si è rimesso in moto – debuttiamo nuovamente a Roccella, che ci ha sempre portato fortuna. D’altronde battezzare un progetto in uno dei più grandi festival jazz europei, giunto al quarantesimo anno di età, non è poco.
Saremo in sette sul palco: oltre alla narrazione del sottoscritto e al grande rock della Wight 70 Working Band, avremo un compagno d’avventura speciale, Luca Aquino alla tromba ed elettronica.
Bagliori psichedelici e fughe free: vi aspettiamo.